S-21 La macchina di morte dei khmer rossi
Traduzione dal francese di Giusi Valent
S-21 fu il principale “ufficio di sicurezza” sotto il regime dei Khmer Rossi guidato da Pol Pot. Tra il 1975 e il 1979 in questo centro di detenzione 17 mila persone furono imprigionate, fotografate, schedate con minuzia maniacale, interrogate e torturate. Solo sette ne uscirono.
In questo stesso luogo Rithy Panh ha voluto riunire, venticinque anni dopo, due sopravvissuti e alcuni ex-aguzzini, per capire come individui non particolarmente crudeli abbiano potuto progressivamente perdere qualsiasi forma di umanità.
Da questo confronto nascono il film presentato al Festival del Cinema di Cannes nel 2003, e questo libro scritto in collaborazione con Christine Chaumeau.
Una testimonianza che apre il cammino della riconciliazione: affinché il passato che incide nell'anima non distrugga il presente e apra al futuro, occorre ripensarlo a fondo con chiarezza, intelligenza e coraggio.
Incontro sulla Cambogia
alla libreria del viaggiatore di Roma
Mercoledì 27 aprile ore 18.30
I racconti dei sopravvissuti. La macchina di morte dei Khmer rossi