Pellegrinaggi giapponesi
Kamakura, Enoshima, Izumo e il monte Fuji
Traduzione dall'inglese di Alessandro Giarda
Questo volume raccoglie tre preziosi inediti di Lafcadio Hearn. Tre scritti di viaggio databili tra il 1890 e il 1897 in cui il grande scrittore descrive con il suo inconfondibile stile, mescolando impressioni personali ad aneddoti e storie attinte dal folclore locale, le visite ad alcune delle mete di pellegrinaggio buddhiste e shintoiste più celebri di tutto il Giappone.
Il primo di questi testi ci trasporta a Kamakura, capitale giapponese tra il 1185 e il 1333, e nella vicina isola sacra di Enoshima, tra antichi monasteri (il Kōtokuin con il suo Grande Buddha e il tempio Hasedera con la colossale
statua della dea Kannon) e strade animatissime fino alla caverna del Drago consacrata alla dea Benten.
Nel secondo, Hearn si reca nella “provincia degli dèi” per essere ammesso, primo tra gli occidentali, nel grande santuario shintō di Izumo, uno dei luoghi di culto più sacri dell’intero Giappone.
Infine l’autore racconta la sua scalata al monte Fuji, meta obbligata del pellegrino giapponese di qualsiasi fede. Le note prese durante l’ascesa ci restituiscono il senso di fatica, di sgomento davanti alle nere distese di
detriti lavici e di meraviglia alla vista di spettacoli come “il Mare di Cotone” delle nubi osservate dall’alto.