Burl è un expat australiano, proprietario in Cambogia di un bistrò sul Lungofiume di Phnom Penh. In passato ha avuto qualche problema con la legge, ma ora la sua unica aspirazione è riempire il locale ed evitare di farsi coinvolgere in questioni che non lo riguardano.
Tutto cambia quando, nel tentativo di aiutare un amico finito in galera, scopre accidentalmente il cadavere di Maurice, il gestore di uno dei più famosi bar della città. Sospettato del delitto, Burl inizia una corsa contro il tempo per dimostrare la propria innocenza e raccogliere indizi utili alla soluzione di un caso che potrebbe anche avere gravi ripercussioni politiche.
Una rocambolesca indagine tra le strade di una città priva di regole dove le esistenze di bizzarri espatriati si intrecciano con quelle di uomini d’affari senza scrupoli, poliziotti corrotti e stravaganti ladyboys.
Philip Coggan, attraverso una narrazione serrata, al tempo stesso cupa e ironica, costruisce un noir fuori da ogni schema che restituisce l’atmosfera autentica di un paese intriso di ambiguità e zone d’ombra.
Menzione del "Festival Giallo Garda" a Notturno cambogiano
Premi letterari