Henri Michaux
(Namur 1899 – Parigi 1984). Infanzia solitaria e ribelle, influenzata dall’educazione gesuita. All’età di 21 anni abbandona gli studi di medicina e si arruola nella marina militare belga. Trasferitosi a Parigi nel 1924, frequenta
l’ambiente dei surrealisti, in particolare Klee, De Chirico, Ernst, e dirige «Hermès», rivista di poesia e mistica.
Inizia a scrivere nel 1926 e affianca a questa attività quella di pittore. Tra il 1927 e il 1937 effettua vari viaggi in Sudamerica e in Asia. Alla fine della guerra si avvicina al gruppo degli esistenzialisti. Nel 1955 prende la nazionalità francese e inizia a sperimentare su di sé gli effetti degli allucinogeni, assunti come mezzo per l’esplorazione dei meccanismi della vita interiore dell’individuo. Nel 1965 riceve il Premio Nazionale per la Letteratura.
Tra i suoi libri, Conoscenza degli abissi (Quodlibet) e Passaggi (Adelphi).
Inizia a scrivere nel 1926 e affianca a questa attività quella di pittore. Tra il 1927 e il 1937 effettua vari viaggi in Sudamerica e in Asia. Alla fine della guerra si avvicina al gruppo degli esistenzialisti. Nel 1955 prende la nazionalità francese e inizia a sperimentare su di sé gli effetti degli allucinogeni, assunti come mezzo per l’esplorazione dei meccanismi della vita interiore dell’individuo. Nel 1965 riceve il Premio Nazionale per la Letteratura.
Tra i suoi libri, Conoscenza degli abissi (Quodlibet) e Passaggi (Adelphi).
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