Il sale della foresta
Racconti vietnamiti
Traduzione dal vietnamita di Tran Tu Quan
Gli eventi di un quotidiano fortemente legato al mondo agricolo fanno da trama a questi racconti ambientati nei villaggi alle pendici delle montagne, immersi nel verde delle risaie, in balia dell'alternanza delle stagioni, a contatto con la giungla e i suoi pericoli.
Un mondo che Nguyên Huy Thiêp conosce profondamente e che rappresenta con brevi pennellate realistiche, in uno stile sobrio, conciso e diretto. Thiêp narra la straordinarietà e l'insensatezza della vita reale, la fragilità e l'ostinazione di chi abita i piccoli villaggi lontani dai centri abitati. I personaggi sono antieroici, né buoni né cattivi, ma depositari di un'antica sapienza e dei valori tradizionali. Thiep descrive una natura palpitante di vita e di colori, che vive in simbiosi con l'uomo, lo protegge e al tempo stesso lo ostacola.
Gli ultimi tre racconti sono ambientati nella società confuciana del XVIII secolo. Lo scrittore smitizza alcune figure storiche (re Gia Long, il poeta Nguyen Du) riportandole alla loro realtà quotidiana e denuncia, per bocca loro, le carenze della politica governativa e le contraddizioni che affliggono l'assetto sociale del paese. Come per Il generale in pensione, la chiara e libera espressione delle sue opinioni costò a Nguyên Huy Thiêp l'avversione del il governo centrale.
Con il suo stile inconfondibile, sobrio e diretto, Thiep narra lo starordianrio e l'insensatezza della vita reale, fa sentire la viva voce di un popolo. Disorienta e affascina il lettore occidentale.