Homo-Abstractus
1364 aforismi/strofepensiero, saggiopoema per un nuovo uomo e felice
Prefazione e postfazione di Marco Dotti
Homo-Abstractus è opera per il terzo millennio. Storia di un'assenza (tali sono i processi di astrazione dai quali nascono il pensiero umano e la cultura) che si fa strada nel corpo-mente-cervello di homo – come le neuroscienze stanno evidenziando. Un'organizzazione psicobiologica tendente a favorire processi di de-materializzazione della cosa concreta – come il linguaggio umano con la nascita di una struttura simbolica – nella direzione di un (definitivo) distacco dall'antica origine animale. Un pensiero (pensaaàre) che è gesto (in-)attuale – non solo straniato e straniante, come il Novecento ha esplorato in psicoanalisi (Freud, Lacan) in arte e in letteratura (“Io è altro”, Rimbaud). Esso è già-finito, avendo assunto il proprio mancare. Homo-Abstractus è testo sovversivo e illuminante. Marco Dotti nella Prefazione rileva come vi sia un'opera continua di sconfinamento, in questa astrazione. Un distacco che ha come territori di partenza e di approdo “scienza” e “linguaggio”. Un distacco che è abbandono – il levare – ma anche radicamento sperimentale nel mondo, alle cose, dentro la loro intima scientia – ed è il battere. Un experimentum mundi. Un cammino transdisciplinare ma fermo, nelle sue esigenze di rigore sperimentale e controprova. Una scrittura che ha il respiro del saggio filosofico-scientifico ed è capace del ritmo e della sospensione propri della poesia (poìesis). In materia. E in astrazione – ma del corpo, mai dal corpo – perché è di un corpo assente e di un pensiero in questo corpo d'opera che ci parla Ferrari, autore di un quadernomondo esemplare. Abstractus, ossia tirato via, tirato fuori, cavato ma come marmo – materia, corpo, pagina, parola. Nuovi. Umani e non umani. Felici.
Proiezione del docufilm
BALIKWAS – IL REPORTAGE CHE SI SCOPRÌ OPERASSENTE
28 giugno ore 21.00 Libreria Verso Milano
Paolo Ferrari
a Poetry Vicenza 2017
29 aprile Vicenza
Paolo Ferrari alla Libreria Popolare di via Tadino
Venerdì 10 marzo ore 19