Una storia vecchia come la pioggia
Traduzione di Guido Lagomarsino
“Era l'inizio della stagione delle piogge ... Era l'anno in cui io feci violenza alla giungla. Era l'anno in cui stavo per cambiare la mia condizione, da cacciatore a risicoltore. Era l'anno in cui la Karakét si ritrovò incinta. Era l'anno in cui io ero stremato e conoscevo una felicità senza precedenti.”
In uno sperduto villaggio della giungla tailandese raggiunto dai cambiamenti della modernità, il grande bonzo Tian incanta gli adulti e i bambini con i racconti vividi e stupefacenti di una giovinezza temeraria. Con l'antica voce di un bardo, ripercorre gli avvenimenti d'un tempo in cui la giungla onnipresente rifulgeva nel suo splendore, nutriva uomini e animali, ma era portatrice di pericolo mortale. E l'uomo, nel misurarsi con essa, era spinto quotidianamente ad affrontare i limiti della sua stessa natura.
Mettendo in scena la vita nel suo incessante divenire, ora realistico ora fantastico, l'autore presta al romanzo una lingua mirabile dal ritmo e dalla sonorità del racconto orale, percorsa da un senso poetico che accomuna tutte le cose e le loro vicende.
Con l'antica voce di un bardo il bonzo Tiane ripercorre gli avvenimenti di una giovinezza piena di furore e temerarietà, narra di un tempo in cui la giungla era onnipresente. Una lingua superba, uno stile sfavillante e moderno ci riportano alla grande narrativa d'avventura.