Una vendetta tibetana
Indagini nella regione dell’Himalaya
Traduzione dal francese di Andrea Da Glossari
Dopo le prime due indagini narrate in La scomparsa del manoscritto tibetano e Il mistero dei cinque stupa, Betty Bloch, giovane universitaria simpatizzante della causa tibetana, si trova alle prese con una nuova e singolare avventura.
A Lhasa, Pechino e Calcutta, una serie di atroci omicidi commessi con un’insolita arma ha come vittime alcuni personaggi apparentemente immischiati in un traffico di opere d’arte trafugate dal Tibet. Che rapporto può esserci tra questi delitti e un rispettabile generale, ex compagno di Mao, ora in pensione? Dall’alto delle vette dell’Himalaya, il dio Vajrakila sta forse cercando di vendicarsi?
In compagnia di Liu, agente dei servizi speciali cinesi, Betty dovrà rivangare nelle tragiche vicende del Paese delle Nevi all’epoca della Rivoluzione Culturale per venire a capo di un enigma che coinvolge ex Guardie Rosse e lama tibetani.
Con la consueta maestria, Bernard Grandjean intreccia aspetti antropologici e politici per dar vita a un palpitante giallo ricco di suspense e ironia.
Un Tibet sempre meno tibetano. Un giallo colto per poter spiegare una grande tragedia