Il martirio nell'Islam moderno
Devozione, politica e potere
Traduzione di Pietro Ferrari
Il tema del martirio nell’Islam viene qui inquadrato in un’ampia prospettiva storica che ne contestualizza le componenti ideologiche, simboliche, sociali e politiche, evitando di focalizzare l’attenzione sulle motivazioni personali degli attentatori suicidi, come spesso è accaduto negli studi finora pubblicati.
A partire dal XX secolo e fino ai giorni nostri la pratica dell’autosacrificio ha sollevato accese dispute all’interno del mondo islamico, sia sciita sia sunnita. I movimenti più radicali l’hanno adottata come strumento principale del jihad, elevando gli attentatori suicidi al rango di martiri, altri hanno posto vincoli sul suo utilizzo, mentre le correnti più moderate l’hanno condannata da un punto di vista teologico o morale.
Meir Hatina esplora i diversi modi di concepire l’autosacrificio seguendone l’evoluzione attraverso i secoli, evidenziando i retaggi della tradizione ebraica, cristiana e di altre culture non islamiche nonché i legami con il contesto sociopolitico contemporaneo.
Attingendo a un vasto corpus di fonti di prima mano – cronache, testi giuridici, manifesti ideologici, memorie, testamenti, hadith e fatwa –, oltre che alla più recente letteratura storiografica e sociologica, il libro apre inedite prospettive su uno dei fenomeni più controversi e inquietanti del nostro tempo.
Percorso "con" l'Islam
Il mondo islamico tra storia e contemporaneità
Aprile, maggio, giugno 2017
L'intervista di Radio Libri
alla responsabile editoriale di O barra O
Più libri più liberi, 8/12/2016
O barra O edizioni a Più libri più liberi
Roma 7-11 dicembre
Così l'islam radicale ha tolto ogni limite agli attentati suicidi
Intervista a Meir Hatina. Martirio globale, il piano dell’islamismo