Lev Trockij (Lev Davidovič Bronstĕjn) nacque nel 1879 a Janovka, nell’attuale Ucraina. Nel periodo universitario si avvicinò agli ambienti rivoluzionari e fu condannato all’esilio in Siberia. Durante la rivoluzione del 1905 presiedette il soviet di San Pietroburgo. Nel 1917 si iscrisse al Partito bolscevico e prese parte alla Rivoluzione
d’ottobre. Dal 1923 entrò in conflitto con Stalin, assertore della strategia del “socialismo in un solo paese”, cui oppose quella della “rivoluzione permanente”. Espulso dal partito (1927) e costretto a lasciare l’Urss, fu aspro critico dello stalinismo e tentò di organizzare i comunisti antistalinisti nella Quarta Internazionale (1938). Condannato a morte in contumacia già nel 1936, nel 1940 fu ucciso in Messico da un sicario di Stalin.
Tra le sue opere:
Guerra e rivoluzione (1925);
La mia vita (1930);
La rivoluzione permanente (1930);
Stalin (1936).
